L’edificio di 12 piani, realizzato dallo studio di architettura newyorkese REX, è caratterizzato da quella che Debra Lehman Smith, socio fondatore di LSM e mente del progetto di interior, definisce "la più bella facciata continua del mondo", che ha ispirato molteplici decisioni in materia di illuminazione, materiali e arredi per il progetto. Prendendo spunto dalla forma concava dei pannelli della facciata esterna, LSM ha creato soffitti con volta a botte in tutti gli interni che permettono alla luce del giorno di penetrare in profondità nelle piastrelle del pavimento, e ha completato il layout con panchine e fioriere curve sulla terrazza.

Nell’atrio principale, quattro colonne doriche illuminate - ciascuna alta più di 3 metri - si estendono dal soffitto elevandosi a pochi centimetri dal pavimento realizzato in marmo Lasa levigato, illuminandosi a incandescenza in uno schema apparentemente casuale, che ricorda una partitura musicale. Create originariamente per una mostra al Pirelli Hangar Bicocca di Milano, le sculture - qui riposizionate da Cerith Wyn Evans – danno vita all'elegante spazio, mentre una scultura di Conrad Shawcross, commissionata appositamente da LSM e alta circa 13 metri, collega la reception a doppia altezza alla reception presente al piano uffici, situata agli ultimi due piani dell’edificio.


Interior design: il progetto

Per il progetto di interior design degli uffici dello studio legale, che occupa i piani superiori dell’edificio estendendosi dal 9° al 12° piano, UniFor ha collaborato con LSM, come già fatto per gli uffici Paul Hastings della sede di Londra, Parigi e Tokyo, per dare vita ad un layout efficiente e adatto ad ambienti di lavoro di alto livello.

Le pareti RP disegnate da Renzo Piano, qui fornite sia nella versione a vetro singolo che nella versione a vetro doppio, incorniciano i single offices, partner offices e le sale riunioni, che sono a loro volta completate dalla credenza distintiva disegnata da LSM e dal sistema AV Wall firmato UniFor, la boiserie tecnica modulare che permette l’integrazione semplificata delle soluzioni tecnologiche di conferenza digitale di ultima generazione, completamente inserite all’interno di vani tecnici nascosti.

Le postazioni lavoro open space sono regolabili in altezza e realizzate con piani di lavoro in rovere tinto, completate da schermi e pannelli in tessuto ecopelle, mentre le postazioni dei single, double e partner offices includono pannelli a muro in rovere tinto e in vetro lucido retroverniciato.

Il progetto è completato da un elegante divano di forma ellittica rivestito in pelle e da un tavolo anch’esso ellittico caratterizzato da un top in marmo e gambe romboidali realizzate in estruso di alluminio brillantato che, grazie all’effetto riflettente, creano un’illusione di sospensione degli arredi dal pavimento e di ampliamento dello spazio. Viene in questo modo creato un dialogo tra le curvature degli arredi, la sinuosità delle pareti vetrate della facciata e le strutture cilindriche delle colonne luminose.